Gruppo Astrofili Arezzo | Una corona per Saturno
2343
post-template-default,single,single-post,postid-2343,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,, vertical_menu_transparency vertical_menu_transparency_on,qode-title-hidden,qode_grid_1300,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-10.1.1,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

Una corona per Saturno

Se pensavate che la bellezza di Saturno risiedesse solo nella spettacolarità degli anelli, allora tenetevi forte perché si aggiunge una ulteriore gemma nella corona del più “Piacione del Sistema Solare”.
La formazione che state osservando in questa foto scattata dall’ormai infaticabile sonda Cassini-Huygens in orbita intorno a Saturno dal 2004, é il cosiddetto “Esagono di Saturno”.
Scoperto già negli anni ottanta, grazie alle sonde Voyager 1 e 2, questa meravigliosa struttura esagonale si colloca al polo Nord del pianeta.
Ricordando che Saturno é il secondo pianeta in ordine di grandezza, va da se che le dimensioni di questa bizzarra conformazione non sono esattamente come dire… normali 🙂 : i lati dell’esagono, infatti, sono lunghi circa 13.800 km che paragonandoli a misure più terrestri misurano più del diametro della Terra (“solo” 12,745 di diametro medio). L’esagono ruota su se stesso in poco meno di 10 ore e 40 minuti.
Ma di cosa é fatto l’esagono di Saturno? In sostanza é la risultante di una tempesta di venti per la precisione una corrente a getto con venti a diversi gradienti che soffiano alla velocità di più di 300 chilometri orari ed un imponente vortice centrale il cui occhio è circa 50 volte più grande di un occhio di un uragano medio sulla Terra.
Il fenomeno é stato riprodotto da alcuni ricercatori in laboratorio utilizzando un contenitore con 30 litri di acqua (simulante l’atmosfera di Saturno) appoggiato su una tavola rotante; all’interno del serbatoio é stato inserito un piccolo anello in grado di girare più rapidamente del cilindro stesso ottenendo una simulazione di corrente a getto evidenziata da un colorante verde. L’anello di rotazione più veloce era in realtà di forma non proprio circolare mentre piccoli vortici che si formavano ai bordi costringevano l’anello a formare un poligono. In sostanza si é dimostrato che al polo nord di Saturno vi é una banda di corrente atmosferica molto più veloce rispetto all’atmosfera circostante e che questa differenza di velocità produce la struttura esagonale
Analoghe turbolenze si verificano anche sulla Terra ma si esauriscono in breve tempo; il fatto che Saturno sia un gigante gassoso e quindi privo di asperità superficiali di tipo solido in grado di attenuarle e contrastarle, consente (probabilmente) una certa stabilità all’esagono tant’é che é in formazione da chissà quanto tempo. Beh, minimo 30 anni e ci resterà per lungo tempo ancora.
Perciò, niente alieni o cose simili ma sappiate che nessun altro pianeta nel Sistema Solare ha una caratteristica simile. Poi ditemi che Saturno non é bello… 😉

Roberta Gori

pia18274-saturn-northpolarhexagon-cassini-20140402
By NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute [Public domain], via Wikimedia Commons

Mika
miketta@gmail.com
No Comments

Post A Comment