Gruppo Astrofili Arezzo | 20 ANNI FA PARTIVA L’AVVENTURA DI OPPORTUNITY
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20 ANNI FA PARTIVA L’AVVENTURA DI OPPORTUNITY

Ricordiamo oggi l’atterraggio su Marte dello straordinario Opportunity, il rover che ha raggiunto il suolo del Pianeta Rosso il 25 gennaio 2004!

Image Credit: NASA/JPL/Cornell Univ./MAAS Digital LLC

Opportunity ci ha regalato moltissime immagini interessanti di Marte e soprattutto ha trovato prove che il Pianeta Rosso una volta ha avuto un periodo umido sufficientemente lungo da poter sostenere vita microbica. Una volta atterrato cominciò subito a fornire dati interessanti, scoprì anche il primo meteorite caduto su un altro pianeta (Heat Shield Rock), analizzò il cratere Victoria per ben due anni, e riuscì a sopravvivere a tempeste di polvere che rischiavano di interrompere la sua missione già nel 2007. Nel 2011 raggiunse il cratere Endeavour e proprio lì trovò per la prima volta formazioni di tipo argilloso, che oltre a confermare la presenza di acqua, fornì le prove certe che quell’acqua aveva un PH neutro, quindi adatta a fare nascere la vita.

In questa foto si vedono i margini del Cratere Victoria.

Image Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell

Oppy, così chiamata con simpatia, continuò le sue esplorazioni e il 19 maggio 2010 superò il record di “longevità” delle missioni su Marte, sino ad allora detenuto dalla sonda Viking 1 con 6 anni e 116 giorni (2245 sol) e diventando ad oggi la missione di più lunga su Marte.

Dalla cime di una cresta Oppy ha registrato questa immagine di un diavolo di polvere marziano che si sta spostando attraverso la valle. In primo piano vediamo le tracce del rover che risalgono il bordo della Marathon Valley nel cratere Endeavour. Opportunity catturò quest’immagine il 31 marzo 2016.

Image Credit: NASA/JPL-Caltech

Progettato per operare per soli 90 sol, Opportunity rimase operativo almeno fino al 10 giugno 2018 (sol 5111) quando, a causa di una tempesta di sabbia globale che mise fuori uso i suoi pannelli solari, entrò in safe mode dopo aver inviato alla base un’ultima comunicazione. La NASA dichiarò conclusa la missione il 13 febbraio 2019, quando tutti i tentativi di mettersi in contatto con il rover risultarono fallimentari.

In questa foto vediamo un Selfie di Opportunity. Credit Image: NASA/JPL-Caltech/Cornell Univ./Arizona State Univ.

Opportunity e il suo gemello Spirit erano partiti con il compito di trovare prove dell’esistenza di acqua nel passato di Marte. Opportunity da solo ha studiato più di 100 crateri, e ha percorso una distanza più lunga di una “maratona”, ha fornito molti dati astronomici e atmosferici del pianeta e catturato tantissime immagini con le sue fotocamere. Insieme, i rover gemelli ci hanno fatto conoscere Marte come mai lo avevamo visto prima e ci hanno fatto emozionare così tanto che anche i ragazzi che si avvicinano all’osservazione delle stelle e, in particolare, alla conoscenza del Pianeta Rosso lo ricordano con dei disegni.

Adesso, dopo aver ricordato Oppy, continuiamo a seguire le missioni su Marte e ad emozionarci con le nuovissime scoperte del Rover Perseverance!

A presto!

Cristina

 

Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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