Gruppo Astrofili Arezzo | Dicembre 2023
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Dicembre 2023

Il cielo di dicembre 2023

Dicembre 2023

Il cielo di dicembre 2019

Cielo notte del 15 dicembre 2023 da Arezzo

Dicembre ci porta nel periodo natalizio che per la nostra città è sinonimo di Città del Natale e di Planetario. Si, IL PLANETARIO DI AREZZO È TORNATO !!! Anche quest’anno, ho avuto l’onore di inaugurare gli spettacoli che ci accompagneranno fino all’Epifania. Vedere di nuovo la fila per assistere alla proiezione del cielo è stato veramente emozionante.

Il planetario vi aspetta nella Fortezza Medicea con proiezioni di filmati ed il sabato e domenica pomeriggio con spettacoli live arricchiti dalla presenza di telescopi a disposizione per l’osservazione del cielo (meteo permettendo).

Per maggiori informazioni:

https://www.arezzoastrofili.it/il-planetario-ad-arezzo-dal-18-11-2023-al-6-01-2024/

Con dicembre entriamo nell’inverno: inverno meteorologico che ha inizio il 1° dicembre, mentre per l’inverno astronomico dovremo aspettare il 22 dicembre, quando il Sole si troverà nel punto più basso al passaggio nel meridiano. Il 22 dicembre segna, quindi, il Solstizio d’Inverno, che con 9h 00m 25sec è il giorno con la minore durata di luce dell’anno. Il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, invece, è il giorno in cui il Sole tramonta prima ossia alle ore 16:38.

Volgendo lo sguardo verso Ovest, nella prime ora della sera sono ancora visibili le propaggini delle costellazioni estive del Cigno, la Lira e l’Aquila. Nel corso della notte, invece, troviamo ad Ovest le costellazioni autunnali come il grande quadrilatero del Pegaso, mitologico cavallo alato, Andromeda, principessa di Etiopia e figlia della regina Cassiopea, costellazione dall’inconfondibile forma a W rovesciata, e del re Cefeo, dalla buffa forma di casetta storta.

Lo spettacolo del cielo invernale di dicembre si mostra verso sud, dove ormai le imponenti costellazioni invernali si stagliano e dominano la scena con le loro brillanti stelle.

Guardando verso Sud, dall’alto verso il basso, riconosciamo la costellazione dell’Auriga, grande costellazione dalla forma esagonale contraddistinta da una stella molto brillante, Capella, che ad occhio nudo appare come una stella singola ma in realtà è un sistema multiplo composto da 4 stelle raggruppate in 2 stelle binarie. A Sud-Est dell’Auriga scorgiamo 2 stelle anch’esse molto luminose: Polluce e Castore, rispettivamente beta ed alpha della costellazione dei Gemelli. A Sud-Ovest sempre dell’Auriga si staglia il Toro, costellazione molto ampia caratterizzata dalla gigante arancione molto luminosa Aldebaran e dall’ammasso aperto delle Pleiadi, le 7 sorelle secondo la mitologia dell’antica Grecia.

Scendendo verso sud ecco stagliarsi in cielo la costellazione regina dell’inverno, nonché una delle più grandi e belle costellazioni dell’intero cielo: Orione. Cacciatore mitologico, è facilmente riconoscibile grazie all’ampio quadrilatero e alla cintura (3 stelle allineate al centro) a cui dedichiamo il prossimo paragrafo.

Infine, diamo uno sguardo verso Est, dove, “appoggiate” all’eclittica, già a metà mese, iniziano ad essere visibili la costellazione del Leone che con la sua brillante stella Regulus preannuncia le costellazioni primaverili, preceduta dalla costellazione del Cancro sotto la costellazione dei Gemelli.

La Luna piena di dicembre, chiamata cold moon (luna fredda) ricordando le poche ore di luce che non riescono a scaldare il freddo del periodo, cade a fine mese, esattamente il 27 dicembre.

Dicembre è anche il mese dello sciame meteorico delle Geminidi, uno tra i più attivi dopo quello delle Perseidi, le famose stelle cadenti di San Lorenzo. Si manifesta dal 10 al 15 dicembre e quest’anno la notte del 13/14 dicembre è la più propizia per gli avvistamenti, quando lo sciame può raggiungere un picco di 140-150 stelle cadenti l’ora. Mentre tutti gli altri sciami meteorici sono dovuti al passaggio della Terra nella scia dei residui di una cometa, le Geminidi sono un’eccezione in quanto generati da un asteroide di nome Phaethon, probabilmente il residuo di una cometa estinta. Recenti studi hanno rilevato che questo sciame pare mostri un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore saranno quest’anno favorevoli solamente nella seconda parte della notte, quando non ci sarà il disturbo della Luna.

Continua in dicembre l’ottimo periodo per osservare i principali pianeti del sistema solare. Giove e Saturno sono ancora ben visibili in cielo sin dalle prime ore della notte, a cui si aggiunge Mercurio basso sull’orizzonte Ovest poco dopo il tramonto mentre Venere domina il cielo del mattina tra le luci dell’alba.

LA COSTELLAZIONE DI ORIONE

Orione, il Cacciatore (in latino Orion) è un’importante costellazione protagonista del cielo invernale nel nostro emisfero, famosa soprattutto per le sue stelle brillanti.

La costellazione di Orione è una delle più semplici da riconoscere e da osservare anche dal centro città e contiene un gran numero di stelle luminose. La sua forma ricorda quella di una clessidra e la sua caratteristica più rilevante è l’allineamento di tre stelle di quasi pari luminosità poste al centro della figura, la famosa Cintura di Orione. La parte nordorientale di Orione mostra un arco di stelle di terza e quarta magnitudine, che secondo la tradizione costituisce l’asterismo dello Scudo di Orione.

Principali stelle:

  • Rigel (beta Orionis) è la stella più luminosa della costellazione (magnitudine 0,2). Il suo nome deriva da un’espressione araba e significa “il piede sinistro di Colui che è Centrale”. Situata nel vertice sinistro in basso, è una supergigante blu estremamente calda e luminosa
  • Betelgeuse (alpha Orionis), di magnitudine 0,5, è una supergigante rossa di notevoli dimensioni. Posizionata al vertice destro in alto, se fosse messa al posto del Sole, i suoi strati più esterni ingloberebbero l’orbita del pianeta Giove.

La costellazione di Orione cela anche uno degli oggetti più belli ed affascinanti del cielo: la Nebulosa di Orione (M42). Situata al centro della Spada di Orione, la Nebulosa di Orione è una delle nebulose a diffusione più brillanti del cielo. Dista circa 1.200 anni luce dalla Terra e si estende per circa 24 anni luce. Ad occhio nudo e con piccoli binocoli ha un aspetto di un piccolo batuffolo; con strumenti più potenti è possibile individuare, al suo interno, un gruppo di stelline azzurre, quattro delle quali sono disposte a formare un trapezio. È formata da un enorme ammasso di polveri cosmiche, idrogeno, ossigeno che sottoposti a pressioni enormi si addensano, raggiungono temperature estreme, formando nuove stelle. Guardare la Nebulosa di Orione significa guardare un posto dell’universo dove nascono nuove stelle … non è affascinante???

Buon Natale e felice 2023 dal Gruppo Astrofili di Arezzo. Cieli sereni a tutti !!!

PIANETI

MERCURIO

CIELO_DEL_MESE-MERCURIO

All’inizio del mese si presentano delle condizioni relativamente piuttosto favorevoli per tentare l’osservazione dell’elusivo pianeta in orario serale. La massima elongazione serale si verifica il giorno 4, quando il pianeta si troverà alla distanza angolare di 21° 16’ dal Sole. L’8 dicembre si verifica il massino ritardo nell’orario del tramonto del pianeta, che avviene 1 ora e 17 minuti dopo quello del Sole. La situazione si capovolge in pochi giorni: Mercurio si avvicina rapidamente al Sole con cui si trova in congiunzione il giorno 22. Mercurio rimane quindi inosservabile per alcuni giorni, ma alla fine dell’anno ricompare rapidamente tra le luci dell’alba e potremmo riuscire ad individuarlo sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole.

VENERE

CIELO_DEL_MESE-VENERE

Il pianeta più luminoso prosegue il suo periodo di osservabilità mattutina, tra le luci dell’alba. Continua però a diminuire l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo, proseguendo il trend del mese precedente. Alla fine dell’anno Venere sorge 3 ore prima del Sole. Venere inizia il mese di dicembre nella costellazione della Vergine, dal giorno 11 lo osserveremo nella Bilancia che attraversa per intero, terminando l’anno vicino al limite con lo Scorpione.

MARTE

CIELO_DEL_MESE-Marte

Il pianeta rosso è di fatto inosservabile per tutto il mese. Dopo la congiunzione con il Sole del mese di novembre, Marte ritorna nel cielo del mattino, ma rimanendo estremamente basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella luce dell’alba. Marte inizia il mese nella costellazione dello Scorpione, si sposta nell’Ofiuco il 5 dicembre e proprio alla fine del 2023, il 31 dicembre, sempre in moto diretto, entra in Sagittario.

GIOVE

CIELO_DEL_MESE-GIOVE

Dopo l’opposizione di novembre nel corso di questo mese il tempo a disposizione per osservare il pianeta si riduce gradualmente. Giove rimane comunque ancora osservabile agevolmente per gran parte della notte, ed è ancora l’oggetto più luminoso del cielo serale (esclusa ovviamente la Luna). Giove si torva ancora nella costellazione dell’Ariete dove, proprio a poche ore dal termine dell’anno, il 31 dicembre, avviene l’inversione del moto, da retrogrado a diretto.

SATURNO

CIELO_DEL_MESE-SATURNO

Il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio tramonto e l’intervallo di tempo disponibile per poterlo osservare è ormai limitato alle prime ore della notte. Possiamo individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Ovest nella costellazione dell’Acquario.

PRINCIPALI EVENTI DI DICEMBRE 2023

9 dicembre

Congiunzione Luna-Venere all’alba nelle vicinanze di Spica nella costellazione della Vergine

17 dicembre

Congiunzione Luna-Saturno nel cielo serale verso Sud-Ovest

22 dicembre

Congiunzione Luna – Giove nella costellazione dell’Ariete

24-25 dicembre

Congiunzione Luna – Pleiadi nelle vicinanze di Aldebaran nella costellazione del Toro

FASI LUNARI

IL SOLE

Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E

Il Sole oggi: vedere le macchie solari in diretta

crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.

crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.

crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.

PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS

COME OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

Buon cielo di dicembre dal Gruppo Astrofili di Arezzo !!!
Fabio Chiodini
fabiochi@hotmail.com
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