Gruppo Astrofili Arezzo | Gennaio 2022
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Gennaio 2022

Il cielo di gennaio 2022

Il cielo di gennaio 2022

Il cielo di gennaio 2020

Il cielo di gennaio 2020

Gennaio 2022

Il cielo di gennaio 2019

Cielo notte del 15 gennaio 2022 da Arezzo

Stiamo vivendo uno dei periodo più interessanti ed eccitanti della ricerca astronomica e astronautica. Dicembre 2021 appena chiuso ne ha dato ancora una volta la conferma con due eventi storici.

Avevamo già parlato della sonda Parker Solar Probe qualche mese fa, quando ci aveva mostrato delle immagini incredibili della superficie del Sole. Il 14 dicembre la NASA ha divulgato delle immagini riprese dalla Parker dall’interno della Corona Solare, quando è arrivata vicino al Sole come mai un veicolo costruito dall’uomo aveva mai fatto. Questo il comunicato stampa della NASA: “La sonda “Parker Solar Probe “ha toccato il Sole”, è un momento monumentale per la scienza solare e un’impresa senza precedenti. Non è solo una pietra miliare nell’esplorazione spaziale, ma ci fornisce informazioni più approfondite sull’evoluzione del nostro Sole e sui suoi impatti sul nostro sistema solare come mai ottenuto in passato dandoci la possibilità di conoscere la nostra stella e le stelle del resto dell’universo, in modo completamente nuovo.”.

Ecco le incredibili immagini trasmesse dall’interno della Corona Solare, sì proprio dall’interno dell’atmosfera solare, con l’evidenza dei flussi di particelle solari che danno vita al vento solare (scoperto proprio dall’astrofisico Eugene Parker), fino ad oggi visibili solo durante le eclissi.  La Corona Solare ha ancora un mistero scientifico: contrariamente a qualsiasi legge fisica conosciuta, la temperatura dell’atmosfera, arrivando fino a 2 milioni di gradi, è maggiore di quella della superficie del Sole. Ottenere dati scientifici di questa regione così estrema consentirà di studiare il Sole ed in generale le stelle come mai fatto in passato.

Missione Parker Solar Probe - Ingresso nella Corona Solare

Credits: NASA/Johns Hopkins APL/Naval Research Laboratory

Guardate l’immagine sotto. Ecco che tra i vari streamers di particelle appare la bulge galattica della nostra Via Lattea e sulla destra 2 punti: Giove e la Terra. WOW WOW ai proprio noi, ripresi dall’interno della Corona Solare, fantastico, da brividi !!!

Credits: NASA/Johns Hopkins APL/Naval Research Laboratory

 

Fonti:

  • https://www.nasa.gov/feature/goddard/2021/nasa-enters-the-solar-atmosphere-for-the-first-time-bringing-new-discoveries
  • https://svs.gsfc.nasa.gov/vis/a010000/a014000/a014045/wispr_lw_composite_enc08_20210428.mp4

Il secondo evento storico è avvenuto proprio il giorno di Natale, quando a bordo di un razzo Arian 5, dopo 25 anni di progettazione e 14 di preparazione, è stato lanciato il telescopio James Webb, probabilmente la missione NASA più ambiziosa e complessa dopo le missioni Apollo. James Webb è il più grande telescopio mai costruito, viaggerà per 29 giorni per essere stazionato a 1,5 milioni di km dalla Terra (la Luna dista circa 400.000 km dalla Terra), una distanza che non consente nessun intervento di riparazione. James Webb è in grado di scrutare l’universo nello spettro dell’infrarosso consentendo di studiare l’universo fino alla sua infanzia. Facendo un paragone con la vita umana, se il telescopio Hubble ci ha consentito di vedere l’universo all’età del liceo/università, James Webb ci consentirà di arrivare fino all’infanzia, l’età dell’asilo aprendo le nostre conoscenze sull’origine dell’universo, delle stelle, dei buchi neri, fino ad indagare gli esopianeti e forse a fare scoperte rivoluzionarie. Nell’attesa trepidante dell’inizio delle attività, sotto il video del distacco del telescopio dal razzo Arianne 5 e del dispiegamento del pannello solare, con la terra spettatrice nello sfondo.

JAMES WEBB TELESCOPE - SGANCIO DEL TELESCOPIO ED APERTURA PANNELLO SOLARE

Credits: NASA

 

Per informazioni su James Webb rimandiamo all’articolo della nostra socia Cristina: https://www.arezzoastrofili.it/unfolding-webb-come-il-jwst-spieghera-le-ali-e-aprira-gli-occhi/

Veniamo al cielo di gennaio. Dopo il solstizio d’Inverno, il Sole ha iniziato la risalita in declinazione aumentando le ore di luce. Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno. La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall’inizio del mese. Il 4 gennaio alle ore 7.00 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.104.813 km. Trovarsi nel punto più vicino al Sole durante la stagione fredda sembra un paradosso, ma l’alternanza delle stagioni è dovuta all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre e quindi all’inclinazione con cui i raggi del sole colpiscono la superficie terrestre. È proprio in questo periodo che nell’emisfero boreale i raggi del Sole hanno la minima inclinazione, vanificando il beneficio del 7% di maggior luminosità del Sole dovuto alla minor distanza.

Mercurio migliora la visibilità nella prima parte del mese, la sera subito dopo il tramonto, per scomparire a fine mese e riapparire nel cielo della mattina ad est, al crepuscolo. Venere, in congiunzione con il Sole il 9 gennaio, termina il lungo periodo di astro più lucente del cielo serale per spostarsi nel cielo del mattino prima dell’alba. Marte rimane tutto il mese basso sull’orizzonte sud-est mentre Giove e Saturno sono sempre bassi ad ovest, visibili solo subito dopo il tramonto.

In questo periodo dell’anno il cielo consente di spaziare dalle costellazioni autunnali più orientali (come i Pesci, il grande Pegaso o la più debole Balena), ancora visibili in prima serata verso ovest, fino alle regioni ricche di nebulose, ammassi e stelle splendenti tipiche del cielo invernale, per terminare, nella seconda parte della notte, con le prime avvisaglie della grande concentrazione di galassie del cielo primaverile, della Vergine e del Leone.

Sono proprio le costellazioni invernali ancora le protagoniste, ben visibili anche da cieli cittadini, dominando il cielo con campi stellati molto luminosi ed ampie nebulosità.

A metà mese volgendo lo sguardo verso sud troviamo alta in cielo la costellazione dei Gemelli, riconoscibile appunto da 2 stelle vicine luminose, Castore e Polluce. Proseguendo verso ovest, nel piano dell’eclittica, troviamo le costellazioni zodiacali del Toro con la gigante arancione Aldebaran, e l’ammasso aperto delle Pleaidi, seguita dalla piccola costellazione dell’Ariete e dalla debole costellazione dei Pesci prossima all’orizzonte.

Ma il vero protagonista è la costellazione del cacciatore Orione accompagnato dal Cane Maggiore, con la brillante Sirio, la stella più luminosa del cielo, e dal Cane Minore, riconoscibile grazie alla luminosa Procione, insieme in una battuta di caccia “mitologica” alla Lepre, debole costellazione ai piedi di Orione.

Betelgeuse, con Sirio e Procione, forma l’asterismo del Triangolo Invernale che ci accompagnerà fino alla primavera.

Volgendo lo sguardo verso Ovest, sotto l’Auriga troviamo l’eroe cacciatore di mostri Perseo e sempre più bassa verso l’orizzonte la costellazione di Andromeda, principessa di Etiopia, figlia della regina Cassiopea, costellazione tra le più note del cielo e facilmente riconoscibile grazie alla forma di W e del re Cefeo, la cui costellazione ha la forma di un casetta inclinata.

Verso Est infine già a metà gennaio iniziano ad essere ben visibili le prime costellazioni primaverili, preannuncio dell’avvicinarsi della nuova stagione. Ormai alta in cielo troviamo la costellazione del Leone, seguita, verso l’orizzonte, dalla costellazione della Vergine. Completa lo scenario la costellazione del Boote, bassa sull’orizzonte est ma ben riconoscibile dalla luminosa stella Arturo, gigante rossa con luminosità di 113 volte superiore a quella del Sole e quarta stella più brillante del cielo notturno osservabile.

Tanti auguri per un felice e sereno 2022 dal Gruppo Astrofili di Arezzo. Cieli sereni.

IL CALENDARIO COSMICO

Come tutti gli inizio di anno è il momento di inaugurare un nuovo calendario. Il calendario che vogliamo presentare non è nuovo ma è molto particolare. Presentiamo il calendario cosmico.

Ideato dal grande astronomo e divulgatore Carl Sagan e perfettamente presentata nella serie di documentari Cosmos Odissea nello Spazio, il calendario cosmico riassume la vita dell’universo in un anno solare, aiutandoci a rapportare gli enormi tempi cosmici con l’unità di misura del tempo a noi più nota.

“Immaginiamo di comprimere l’intera età dell’universo in un solo anno. Il Big Bang è avvenuto a mezzanotte del 1° gennaio, e ora siamo a mezzanotte del 1° gennaio successivo. Tutta la storia cosmica contenuta in un calendario. Mantenendo le proporzioni, tu e io siamo nati meno di un decimo di secondo fa, alle 23:59 e 59 secondi del 31 dicembre.

23:59 – L’ULTIMO MINUTO

La storia moderna inizia circa un secondo fa. Colombo arriva in America 1,2 secondi fa. Cristo è nato meno di 5 secondi fa. Gli Egizi costruiscono le piramidi 12 secondi fa, le prime testimonianze scritte risalgono a 13 secondi fa. L’età del bronzo comincia 14 secondi fa, l’agricoltura è una conquista vecchia di 28 secondi. Il più antico insediamento umano noto risale a poco meno di un minuto fa.

31 DICEMBRE – L’ULTIMO GIORNO

L’uomo di Neanderthal si estingue un minuto e mezzo fa. Era comparso appena 8 minuti prima. Homo sapiens fa la sua comparsa alle 23:48. Il controllo del fuoco arriva alle 23:44. La stazione eretta viene conquistata all’ora di cena, alle 21:25. Il genere Homo compare poco prima, gli ominidi dopo pranzo e le prime scimmie antropomorfe verso le 6 del mattino.

DICEMBRE – L’ULTIMO MESE

Alle 6:24 del 30 dicembre i dinosauri si estinguono. Erano comparsi il giorno di Natale. La Pangea si forma il giorno della vigilia. I rettili arrivano il 23 dicembre, gli anfibi il giorno prima. Le piante si insediano sulle terre emerse tra il 19 e il 20 dicembre. Gli artropodi fanno la loro comparsa il 14. I primi animali arrivano il 7 dicembre, gli organismi pluricellulari il 5.

GLI ULTIMI QUATTRO MESI

Gli organismi eucarioti compaiono il 9 novembre. L’atmosfera viene ossigenata dalla vegetazione il 29 ottobre, ma la fotosintesi era cominciata già un mese prima, il 30 settembre. Il miracolo della vita sulla Terra comincia qualche giorno prima, il 21 settembre. Alle 4:57 del 2 settembre l’onda d’urto di una supernova colpisce una nube di gas alla periferia di una galassia a spirale del Gruppo Locale. L’evento arricchisce la nube di elementi chimici pesanti e provoca il collasso della nube: si forma così il Sole. La Terra arriverà il 6 settembre, la Luna il 7.

I PRIMI MESI

La nostra galassia si forma il 16 marzo. Svilupperà il suo disco soltanto un paio di mesi dopo, il 12 maggio. Non è stata nemmeno particolarmente precoce, la Via Lattea: le primissime piccole galassie risalgono al 13 gennaio. Il buio viene squarciato dalle prime stelle pochi giorni prima, il 10 gennaio, dopo il collasso delle prime nubi di gas. Gli atomi di queste nubi si sono formati alle 00:14 del 1° gennaio, la sintesi dei loro nuclei è terminata appena 65 miliardesimi di secondo dopo la mezzanotte.

Com’è diversa la nostra prospettiva, vista così. Qualunque essere umano di cui tu abbia sentito parlare è vissuto negli ultimi pochi secondi di questo calendario. Non durerai che un battito di ciglia. Ma l’universo ci ha messo 13,8 miliardi di anni, per arrivare a crearti.”

Credits: Cosmos Odissea nello Spazio e Chi ha paura del buio?

 

Per approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_cosmico

PIANETI

MERCURIO

CIELO_DEL_MESE-MERCURIO

La posizione di Mercurio evolve molto rapidamente nell’arco di pochi giorni. Il 7 gennaio il pianeta tramonta 1 ora e 32 minuti dopo il Sole. In quella data raggiunge la massima elongazione serale, a 19° 13’ dal Sole, al quale però si avvicina velocemente, fino alla congiunzione inferiore del 23 gennaio. Lasciato il cielo della sera, Mercurio ricompare al mattino presto. A fine mese sorge circa un’ora prima del Sole.

VENERE

CIELO_DEL_MESE-VENERE

All’inizio dell’anno diventa inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il 9 gennaio. Terminato il lunghissimo periodo di osservabilità serale, durato per gran parte del 2021, ritroveremo il pianeta più luminoso nel cielo del mattino, dove in poche settimane si allontana repentinamente dall’orizzonte orientale, guadagnando in brevissimo tempo un ampio intervallo di osservabilità, che a fine mese supera le due ore. Venere rimane per tutto il mese di gennaio nella costellazione del Sagittario.

MARTE

CIELO_DEL_MESE-Marte

Il pianeta rosso rimane per tutto il mese molto basso sull’orizzonte in direzione Sud-Est, dove possiamo tentare di individuarlo al mattino presto poco prima del sorgere del Sole. Il 19 gennaio Marte lascia la costellazione dell’Ofiuco e fa il suo ingresso nel Sagittario.

GIOVE

CIELO_DEL_MESE-GIOVE

Il pianeta è stato per diversi mesi protagonista dei cieli serali, in compagnia di Saturno e di Venere. Nelle prime settimane del 2022 possiamo ancora osservarlo poco dopo il tramonto del Sole, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Il tempo a disposizione per osservarlo si riduce sempre più e a fine mese potremo vederlo solo all’inizio della sera nella luce del crepuscolo. Giove percorre un tratto relativamente ampio della costellazione dell’Acquario.

SATURNO

CIELO_DEL_MESE-SATURNO

Nei primi giorni dell’anno possiamo ancora riuscire ad individuarlo dopo il tramonto del Sole al crepuscolo serale. Il pianeta è ormai molto basso sull’orizzonte occidentale. Il terzetto di pianeti (Venere, Saturno e Giove) che abbiamo ammirato a lungo lo scorso anno è destinato a lasciare i cieli della sera. Venere è stato il primo a diventare inosservabile, seguito da Saturno che a fine gennaio non sarà più visibile, data l’ormai imminente congiunzione con il Sole. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto l’anno 2022.

PRINCIPALI EVENTI DI GENNAIO 2022

3 gennaio
Al tramonto, nell’orizzonte sud-ovest è possibile osservare la Luna bassa sull’orizzonte in prossimità di Venere con poco distante Mercurio

4 gennaio

Alle ore 7.00 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.104.813 km

Al tramonto verso sud-ovest, bassi sull’orizzonte è possibile vedere un falcetto di Luna tra Saturno e Mercurio (molto basso sull’orizzonte) con la costellazione del Capricorno come sfondo

6 gennaio

In direzione sud-ovest il 6 gennaio è possibile osservare il falcetto di Luna in congiunzione con Giove all’interno della costellazione dell’Acquario

7 gennaio
Massima elongazione di Mercurio dal Sole e migliori condizioni di visibilità del pianeta più vicino al Sole alle 17.30 nell’orizzonte sud-ovest

29 gennaio
La mattina prima dell’alba alle 6.00am circa, Venere, Marte e Luna sono allineati nell’orizzonte sud-est creando una bellissima composizione prima dell’arrivo del Sole

Luna Cinerea

In gennaio i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea sono:

  • 30 gennaio subito prima dell’alba
  • 5 gennaio subito dopo il tramonto

Ricordiamo che la luce cinerea è un fenomeno della Luna al primo e ultimo quarto, quando presenta un piccolo spicchio illuminato e la luce del sole, riflessa dalla Terra, illumina tenuemente la parte in ombra

FASI LUNARI

IL SOLE

Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E

Il Sole oggi: vedere le macchie solari in diretta

crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.

crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.

crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.

PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS

COME OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

Buon cielo di gennaio dal Gruppo Astrofili di Arezzo !!!
Fabio Chiodini
fabiochi@hotmail.com
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