Gruppo Astrofili Arezzo | Gennaio 2024
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Gennaio 2024

Il cielo di gennaio 2024

Gennaio 2024

Il cielo di gennaio 2019

Cielo notte del 15 gennaio 2024 da Arezzo

Il 2024 sarà un anno ricco di eventi spettacolari, tra cui due eclissi solari, una eclissi lunare, il ritorno di una cometa, una congiunzione particolarmente ravvicinata tra Marte e Giove e un’occultazione di Saturno.

  • Le 2 eclissi solari non saranno purtroppo dall’Italia. L’eclissi solare totale dell’ 8 aprile sarà visibile dalla costa est degli Stati Uniti e dalla regione dei Grandi Laghi, mentre l’eclissi solare anulare del 2 ottobre sarà visibile dall’isola di Pasqua
  • L’eclissi lunare parziale del 17 settembre avrà il massimo alle 4:40 di mattina del 18 settembre, quando la Luna sarà parzialmente oscurata dall’ombra terrestre
  • La cometa 12P/Pons-Brooks, una cugina della cometa di Halley, tornerà nei pressi del Sole nella primavera del 2024, e potrebbe diventare visibile ad occhio nudo a inizio giugno
  • La congiunzione tra Marte e Giove del 14 agosto sarà spettacolare, quando i due pianeti saranno molto ravvicinati alla distanza di una frazione di grado l’uno dall’altro, creando un luminoso balletto celeste.
  • L’occultazione di Saturno, ovvero il passaggio della Luna davanti al pianeta, sarà alle 5 di mattina italiane del 21 agosto e durerà circa un’ora. Sarà l’ultima occultazione saturniana prima che il pianeta passi l’equinozio e i suoi anelli diventino sempre più difficili da osservare
  • La cometa Comet Tsuchinshan-ATLAS, scoperta ad inizio 2023, raggiungerà il punto più vicino al Sole in agosto con la possibilità che diventi visibile ad occhio nudo.

 

Il nuovo anno sarà inoltre ricco di missioni spaziali. Le principali previste:

  1. Europa Clipper: una missione della NASA per esplorare la luna di Giove, Europa, alla ricerca di vita extraterrestre. La finestra di lancio si apre il 10 ottobre 2024 e dura 21 giorni
  2. Artemis II: il primo passo con equipaggio per tornare sulla Luna, con quattro astronauti a bordo. Il lancio al momento è previsto per novembre 2024
  3. VIPER: un rover per cercare l’acqua al polo sud della Luna. Il lancio è previsto per novembre 2024
  4. Lunar Trailblazer e PRIME-1: due missioni per studiare la Luna, cercando l’acqua e testando la perforazione.
  5. MMX: una missione giapponese per esplorare le lune di Marte, Phobos e Deimos. Il lancio è previsto intorno a settembre 2024
  6. Hera: una missione europea per testare la difesa planetaria, studiando gli asteroidi Didymos-Dimorphos. il lancio è previsto per ottobre 2024.

Veniamo al cielo di gennaio. Dopo il solstizio d’Inverno, il Sole ha iniziato la risalita in declinazione aumentando le ore di luce. Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno. La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall’inizio del mese. Il 3 gennaio alle ore 2.00am la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.100.616 km. Trovarsi nel punto più vicino al Sole durante la stagione fredda sembra un paradosso, ma l’alternanza delle stagioni è dovuta all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre e quindi all’inclinazione con cui i raggi del sole colpiscono la superficie terrestre. È proprio in questo periodo che nell’emisfero boreale i raggi del Sole hanno la minima inclinazione, vanificando il beneficio del 7% di maggior luminosità del Sole dovuto alla minor distanza.

Anche in gennaio Giove continua l’ottimo periodo di osservabilità e risulta l’oggetto più luminoso del cielo serale. Si riduce il periodo di osservabilità di Saturno ormai relegato al crepuscolo serale verso occidente. Il cielo de mattino continua a regalarci il luminosissimo Venere ad est qualche ora prima dell’alba. Con l’inizio di gennaio Mercurio diventa sempre più visibile anticipando il sorgere del Sole fino al momento di massima elongazione poco prima della metà del mese.

In questo periodo dell’anno il cielo consente di spaziare dalle costellazioni autunnali più orientali (come i Pesci, il grande Pegaso o la più debole Balena), ancora visibili in prima serata verso ovest, fino alle regioni ricche di nebulose, ammassi e stelle splendenti tipiche del cielo invernale, per terminare, nella seconda parte della notte, con le prime avvisaglie della grande concentrazione di galassie del cielo primaverile, della Vergine e del Leone.

Sono proprio le costellazioni invernali ancora le protagoniste, ben visibili anche da cieli cittadini, dominando il cielo con campi stellati molto luminosi ed ampie nebulosità.

A metà mese volgendo lo sguardo verso sud troviamo alta in cielo la costellazione dei Gemelli, riconoscibile appunto da 2 stelle vicine luminose, Castore e Polluce. Proseguendo verso ovest, nel piano dell’eclittica, troviamo le costellazioni zodiacali del Toro con la gigante arancione Aldebaran, e l’ammasso aperto delle Pleiadi, seguita dalla piccola costellazione dell’Ariete e dalla debole costellazione dei Pesci prossima all’orizzonte.

Ma il vero protagonista è la costellazione del cacciatore Orione accompagnato dal Cane Maggiore, con la brillante Sirio, la stella più luminosa del cielo, e dal Cane Minore, riconoscibile grazie alla luminosa Procione, insieme in una battuta di caccia “mitologica” alla Lepre, debole costellazione ai piedi di Orione.

Betelgeuse, con Sirio e Procione, forma l’asterismo del Triangolo Invernale che ci accompagnerà fino alla primavera.

Volgendo lo sguardo verso Ovest, sotto l’Auriga troviamo l’eroe cacciatore di mostri Perseo e sempre più bassa verso l’orizzonte la costellazione di Andromeda, principessa di Etiopia, figlia della regina Cassiopea, costellazione tra le più note del cielo e facilmente riconoscibile grazie alla forma di W e del re Cefeo, la cui costellazione ha la forma di una casetta inclinata.

Verso Est infine già a metà gennaio iniziano ad essere ben visibili le prime costellazioni primaverili, preannuncio dell’avvicinarsi della nuova stagione. Ormai alta in cielo troviamo la costellazione del Leone, seguita, verso l’orizzonte, dalla costellazione della Vergine. Completa lo scenario la costellazione del Boote, bassa sull’orizzonte est ma ben riconoscibile dalla luminosa stella Arturo, gigante rossa con luminosità di 113 volte superiore a quella del Sole e quarta stella più brillante del cielo notturno osservabile.

IL CALENDARIO COSMICO

Come tutti gli inizio di anno è il momento di inaugurare un nuovo calendario. Il calendario che vogliamo presentare non è nuovo ma è molto particolare. Presentiamo il calendario cosmico.

Ideato dal grande astronomo e divulgatore Carl Sagan e perfettamente presentata nella serie di documentari Cosmos Odissea nello Spazio, il calendario cosmico riassume la vita dell’universo in un anno solare, aiutandoci a rapportare gli enormi tempi cosmici con l’unità di misura del tempo a noi più nota.

“Immaginiamo di comprimere l’intera età dell’universo in un solo anno. Il Big Bang è avvenuto a mezzanotte del 1° gennaio, e ora siamo a mezzanotte del 1° gennaio successivo. Tutta la storia cosmica contenuta in un calendario. Mantenendo le proporzioni, tu e io siamo nati meno di un decimo di secondo fa, alle 23:59 e 59 secondi del 31 dicembre.

23:59 – L’ULTIMO MINUTO

La storia moderna inizia circa un secondo fa. Colombo arriva in America 1,2 secondi fa. Cristo è nato meno di 5 secondi fa. Gli Egizi costruiscono le piramidi 12 secondi fa, le prime testimonianze scritte risalgono a 13 secondi fa. L’età del bronzo comincia 14 secondi fa, l’agricoltura è una conquista vecchia di 28 secondi. Il più antico insediamento umano noto risale a poco meno di un minuto fa.

31 DICEMBRE – L’ULTIMO GIORNO

L’uomo di Neanderthal si estingue un minuto e mezzo fa. Era comparso appena 8 minuti prima. Homo sapiens fa la sua comparsa alle 23:48. Il controllo del fuoco arriva alle 23:44. La stazione eretta viene conquistata all’ora di cena, alle 21:25. Il genere Homo compare poco prima, gli ominidi dopo pranzo e le prime scimmie antropomorfe verso le 6 del mattino.

DICEMBRE – L’ULTIMO MESE

Alle 6:24 del 30 dicembre i dinosauri si estinguono. Erano comparsi il giorno di Natale. La Pangea si forma il giorno della vigilia. I rettili arrivano il 23 dicembre, gli anfibi il giorno prima. Le piante si insediano sulle terre emerse tra il 19 e il 20 dicembre. Gli artropodi fanno la loro comparsa il 14. I primi animali arrivano il 7 dicembre, gli organismi pluricellulari il 5.

GLI ULTIMI QUATTRO MESI

Gli organismi eucarioti compaiono il 9 novembre. L’atmosfera viene ossigenata dalla vegetazione il 29 ottobre, ma la fotosintesi era cominciata già un mese prima, il 30 settembre. Il miracolo della vita sulla Terra comincia qualche giorno prima, il 21 settembre. Alle 4:57 del 2 settembre l’onda d’urto di una supernova colpisce una nube di gas alla periferia di una galassia a spirale del Gruppo Locale. L’evento arricchisce la nube di elementi chimici pesanti e provoca il collasso della nube: si forma così il Sole. La Terra arriverà il 6 settembre, la Luna il 7.

I PRIMI MESI

La nostra galassia si forma il 16 marzo. Svilupperà il suo disco soltanto un paio di mesi dopo, il 12 maggio. Non è stata nemmeno particolarmente precoce, la Via Lattea: le primissime piccole galassie risalgono al 13 gennaio. Il buio viene squarciato dalle prime stelle pochi giorni prima, il 10 gennaio, dopo il collasso delle prime nubi di gas. Gli atomi di queste nubi si sono formati alle 00:14 del 1° gennaio, la sintesi dei loro nuclei è terminata appena 65 miliardesimi di secondo dopo la mezzanotte.

Com’è diversa la nostra prospettiva, vista così. Qualunque essere umano di cui tu abbia sentito parlare è vissuto negli ultimi pochi secondi di questo calendario. Non durerai che un battito di ciglia. Ma l’universo ci ha messo 13,8 miliardi di anni, per arrivare a crearti.”

Credits: Cosmos Odissea nello Spazio e Chi ha paura del buio?

PIANETI

MERCURIO

CIELO_DEL_MESE-MERCURIO

Il nuovo anno inizia con un buon periodo di osservabilità mattutina del pianeta. L’8 gennaio Mercurio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole, una condizione favorevole per tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 12 gennaio, con una distanza angolare di 23° 30’ dal Sole. A fine mese il pianeta si abbassa sull’orizzonte e diventa difficile da osservare.

VENERE

CIELO_DEL_MESE-VENERE

Il pianeta brilla ancora nei cieli del mattino, ma l’intervallo di tempo a disposizione per ammirarlo si riduce rapidamente, di circa un’ora nel corso del mese. Se all’inizio dell’anno Venere sorge circa cira 3 ore prima del Sole, a fine gennaio il pianeta apparirà all’orizzonte Est solo 2 ore prima del Sole. Proprio all’inizio dell’anno Venere passa dalla costellazione della Biancia allo Scorpione, dove rimane solo per pochi giorni. Già il 5 gennaio il pianeta fa il suo ingresso nell’Ofiuco, che attraversa rapidamente, per raggiungere il Sagittario il 21 gennaio.

MARTE

CIELO_DEL_MESE-Marte

E’ ancora molto difficile osservare il pianeta rosso, che rimane basso sull’orizzonte orientale dove è ben presto soverchiato dalla luce dell’alba al mattino presto. Il giorno 27 è in congiunzione con Mercurio. Marte rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

GIOVE

CIELO_DEL_MESE-GIOVE

Il pianeta è sempre l’oggetto più brillante dei cieli serali e possiamo seguirlo agevolmente per la prima parte della notte. Culmina a Sud nelle prime ore della sera e si avvia al suo tramonto intorno alla mezzanotte. Giove prosegue la sua permanenza nella costellazione dell’Ariete.

SATURNO

CIELO_DEL_MESE-SATURNO

Abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Potremo individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione dell’Acquario.

PRINCIPALI EVENTI DI GENNAIO 2024

1 gennaio

Luna all’apogeo alla distanza di 404.893 km dalla Terra

3 gennaio

Terra al perielio ossia alla minima distanza dal Sole pari a 147.100.616 km

8 gennaio

Congiunzione Luna-Venere

13 gennaio

Luna al perigeo alla distanza di 362.288 km dalla Terra

14 gennaio 

Congiunzione Luna-Saturno

18 gennaio

Congiunzione Luna-Giove

20 gennaio

Congiunzione Luna-Pleiadi

LUNA CINEREA

In gennaio i giorni migliori per osservare la Luna Cinerea sono:

  • 8 gennaio subito prima dell’alba
  • 13 gennaio subito dopo il tramonto

Ricordiamo che la luce cinerea è un fenomeno della Luna al primo e ultimo quarto, quando presenta un piccolo spicchio illuminato e la luce del sole, riflessa dalla Terra, illumina tenuemente la parte in ombra

FASI LUNARI

IL SOLE

Arezzo: 43°27’45” N, 11°52’50” E

Il Sole oggi: vedere le macchie solari in diretta

crepuscolo civile: il centro geometrico del Sole è tra 0 e 6 gradi sotto l’orizzonte. Gli oggetti si distinguono chiaramente senza luce artificiale.

crepuscolo nautico: il centro del sole è tra i 6 ei 12 gradi sotto l’orizzonte. Marinai possono navigare, con un orizzonte visibile come riferimento.

crepuscolo astronomico: il centro del sole è tra i 12 ei 18 gradi sotto l’orizzonte. Tra la fine del crepuscolo astronomico in serata e l’inizio del crepuscolo astronomico al mattino, il cielo è abbastanza scuro per tutte le osservazioni astronomiche.

PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE ISS

COME OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

Fabio Chiodini
fabiochi@hotmail.com
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