Gruppo Astrofili Arezzo | IL PROGRAMMA ARTEMIS E L’ESPLORAZIONE LUNARE
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IL PROGRAMMA ARTEMIS E L’ESPLORAZIONE LUNARE

Qualche settimana fa il razzo della NASA Space Launch System (SLS) e la nave spaziale Orion sono stati sottoposti ad una serie di test integrati all’interno del Vehicle Assembly Building del Kennedy Space Center della NASA in Florida, in modo tale da renderli pronti al lancio della missione Artemis I, previsto per i primi mesi del 2022. I test miravano ad assicurare che il vettore e la capsula fossero pronti per essere trasportati alla zona di lancio in vista del Wet Dress Rehearsal che è un test che nel quale vengono ricreate tutte le condizioni che precedono il lancio, compreso il caricamento del propellente nei serbatoi del lanciatore. Durante questi primi test si era verificato un malfunzionamento, ma in questi giorni i tecnici si dicono pronti per unire le due parti ed effettuarne di nuovi.

SLS structural testing

Image Credit: NASA

Questi test servono a verificare che tutte le parti, sia del vettore che dell’astronave Orion, siano in grado di attivarsi e connettersi correttamente con i sistemi di controllo di terra. Alla fine di tutta questa fase di test, come dicevamo, ci sarà il Wet Dress Rehearsal che si terrà presso lo storico sito del Launch Complex 39B dal Kennedy Space Center. Se riuscirà, sarà possibile fissare la data del lancio della missione Artemis I. Nel frattempo la NASA sta già lavorando alla costruzione del razzo Artemis II e alla prima missione con equipaggio.

Pur mantenendo la leadership americana, l’esplorazione lunare sarà comunque frutto di una collaborazione internazionale. L’Agenzia Spaziale Canadese si occuperà della robotica per il Gateway, l’ESA dell’International Habitat e del modulo ESPRIT, l’agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) dei componenti per le abitazioni e della logistica dei rifornimenti.

Per le prime missioni Artemis, SLS sarà il razzo utilizzato per lanciare Orion, astronauti e merci sulla Luna in una singola missione. Lo Space Launch System è un sistema di lancio orbitale pesante, ma non riutilizzabile e il primo lancio della missione sarà anche il suo debutto. Alcuni dei suoi elementi sono derivati da programma Shuttle; infatti il suo stadio principale è lungo 65 metri con 8,4 metri di diametro e la sua struttura è molto simile al serbatoio esterno dello Space Shuttle. Addirittura per i primi voli verranno utilizzati i motori RS-25D modificati e che sono “avanzati” dal programma Shuttle.

Artist Concept – la configurazione SLS Block 1

Image Credit: NASA/MSFC

La navicella spaziale Orion, progettata precedentemente per voli lunari con equipaggio per dei programmi spaziali poi cancellati, è stata poi recuperata per il programma Artemis e ha già fatto il suo volo di collaudo il 5 dicembre 2014. Orion, integrata con SLS, trasporterà gli astronauti dalla Terra al Gateway in orbita lunare e ritorno.

Artist concept- la Navicella Orion che si avvicina al Gateway

Image Credit: NASA

Il Gateway, composto da 7 moduli e un braccio robotico, sarà la stazione in orbita lunare dove gli astronauti si trasferiranno una volta che sono arrivati con l’astronave Orion e da cui scenderanno sulla superficie della Luna con il Lander in normali missioni Artemis. Gateway rimarrà in orbita per più di un decennio, fornendo il luogo dove vivere, lavorare e condurre esperimenti scientifici, permettendo l’esplorazione umana a lungo termine sulla Luna ed intorno ad essa.

Il Lander sarà il sistema di atterraggio che porterà gli astronauti dall’orbita lunare alla superficie della Luna e di nuovo in orbita. Per la realizzazione di questo sistema di atterraggio a vincere il bando è stata la Space X che utilizzerà una versione modificata della Starship.

Il programma Artemis si articola in una serie di missioni e dalla I alla III sono già state definite. Nella Missione Artemis I la Navicella Orion partirà senza equipaggio per un volo di collaudo verso la Luna e ritorno. In Artemis II Orion partirà con un equipaggio di quattro persone, ma compirà solo l’orbita intorno alla Luna. Con Artemis III Orion partirà con l’equipaggio di quattro persone e questa volta sarà prevista la discesa sulla luna nella regione del Polo Sud lunare. Due componenti dell’equipaggio scenderanno con il Lander, rimarranno sulla superficie per circa 6 giorni e avranno a disposizione strumentazioni scientifiche e un rover posizionati prima dell’arrivo dell’equipaggio.

Ultimo elemento che verrà realizzato nelle missioni successive è il Campo Base Artemide che offrirà agli astronauti un posto dove vivere e lavorare sulla Luna. Il progetto di Artemis Base Camp prevede per adesso una moderna cabina lunare, un rover e una casa mobile e sarà costruito al Polo Sud Lunare.

Artist Concept – Il Campo Base Artemide

Image Credit: NASA

La NASA considera Artemis come solo la prima fase di un nuovo percorso ambizioso di esplorazione umana e robotica nello spazio. Con questo programma si prevede infatti di stabilire una presenza permanente sulla Luna in preparazione alle missioni umane su Marte.

Artemis e l’esplorazione lunare, il Telescopio James Webb che è il più potente costruito fino ad ora e che osserverà fino alla luce delle prime galassie, Perseverance che si dedicherà alla ricerca di un’antica vita microbica su Marte, sono solo alcuni dei programmi della NASA che promettono un’interessante evoluzione nell’esplorazione, nella ricerca, nell’osservazione del nostro Universo.

 

Image Credit: NASA

Foto di copertina; Artist Concept – Artemis Program. Image Credit: Nasa 

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Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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