Gruppo Astrofili Arezzo | JUICE E LE LUNE GHIACCIATE DI GIOVE
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JUICE E LE LUNE GHIACCIATE DI GIOVE

Dopo Juno anche Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) raggiungerà Giove, il gigante gassoso del nostro Sistema Solare. Ne monitorerà l’atmosfera, ne misurerà la velocità del vento nella fascia centrale, come viene distribuita l’energia intorno al pianeta, ma… non sarà lui l’oggetto principale delle sue osservazioni!

La sonda ESA partirà nella finestra che va dal 13 di aprile dalla base di Kourou nella Guyana Francese a bordo di un razzo Ariane V. Una volta partita Juice sfrutterà alcune fionde gravitazionali intorno a Terra e Venere, impiegherà 8 anni per raggiungere Giove e la durata prevista della missione sarà di 4 anni.

Image Credit: ESA

Juice è stata realizzata anche con la collaborazione di ASI, INAF e il gruppo Thales Alenia Space e sarà dotata di tanti strumenti tra fotocamere, spettrometri e radar, perfino magnetometri e rilevatori di particelle e polveri, e si alimenterà tramite dei pannelli solari a forma di croce.

Image Credit: ESA/Airbus

Ma quale sarà il vero obiettivo di Juice? Questa missione studierà le tre lune ghiacciate galileiane per verificare e confermare la presenza di oceani e acqua liquida, risalire al loro grado di salinità e infine capire se su di esse ci sono o ci sono stati i presupposti per lo sviluppo della vita. Gli scienziati pensano che sotto la crosta di Europa ci sia un oceano di acqua, che Callisto potrebbe nascondere acqua liquida nei suoi crateri, mentre Ganimede che è anche la luna più grande ha un’interessante attività tettonica e discrete quantità di acqua liquida sotto la superficie. Perché l’acqua liquida? Perché è la caratteristica principale della Terra e che ha permesso lo sviluppo della vita. La luna Io sarà l’unica che non sarà sottoposta all’analisi di Juice, perché non è innanzitutto una luna ghiacciata e poi ha un campo magnetico troppo forte e impedirebbe alla sonda di funzionare correttamente.

Image Credit: Spacecraft: ESA/ATG medialab; Jupiter: NASA/ESA/J.Nichols (Univ. of Leichester); Ganymede: NASA/JPL; Io: NASA/JPL/Univ. of Arizona; Callisto and Europa: NASA/JPL/DLR.

Anche Juice porterà qualcosa di simbolico nello spazio: delle placche che riproducono il frontespizio e due pagine del “Sidereus Nuncius”, con il quale Galileo svelò la scoperta delle quattro lune Io, Europa, Ganimede e Callisto in orbita intorno a Giove.

Credit Image: INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica

Credit Image: ESA/M.Pedoussaut

In virtù della collaborazione scientifica internazionale Juice baserà le sue osservazioni sui dati già forniti dalle missioni Galileo e Juno e ci aiuterà anche a capire meglio come funzionano i sistemi planetari intorno ai giganti gassosi che orbitano anche intorno ad altre stelle, e se è possibile che intorno ad essi si possa sviluppare la vita.

Attendiamo con trepidazione il lancio e le prime immagini!

Cristina Graverini

Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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