10 Lug Le protuberanze solari
Il Sole é la nostra stella: di dimensioni definite “medie” (per una stella..) che ha raggiunto la metà della sua vita. In termini di distanze é la stella più vicina alla Terra.
E’ comunque una sfera gigantesca, composta da gas ionizzato che rappresenta un particolare stato della materia detto “plasma”: il solo idrogeno rappresenta il 92% di tutti gli atomi presenti, l’ elio segue con circa il 7%; ci sono tutti gli ingredienti per fare della nostra stella una enorme centrale nucleare dove gli atomi di idrogeno si fondono a formare atomi di elio in una reazione a catena liberando una enorme quantità di energia che viene trasportata attraverso strati successivi verso l’esterno.
Le protuberanze solari sono strutture che si formano nella zona cromosferica del Sole, protendendo verso la corona, allontanandosi dalla superficie solare. Questi fenomeni spettacolari sono strettamente legati al campo magnetico solare e si manifestano come grandi flussi di plasma che si estendono dalla superficie e possono essere visibili durante le eclissi solari o tramite strumenti specifici come telescopi solari dotati telescopi solari dotati di filtri H-alfa (656,3 nm, una lunghezza d’onda specifica dell’idrogeno)
Assumono diverse forme come archi, anelli o strutture filamentose e sono legate ad una intensa attività solare (macchie, brillamenti, espulsioni di massa coronale) modellate dalle linee di campo magnetico che mantengono il plasma sospeso sopra la fotosfera.
Anche le loro dimensioni e durata possono essere molto variabili: si possono osservare protuberanze lunghe poche decine di migliaia di chilometri fino a centinaia di migliaia di chilometri; in altezza la loro espressione può essere imponente da poche migliaia di chilometri a oltre 100.000 chilometri.
Qualche metro di paragone? E’ presto fatto: considerando il diametro della Terra pari a circa 12.742 chilometri molte protuberanze solari possono essere larghe diverse volte il diametro della Terra e essere lunghe decine di volte.
La loro durata può essere anche nell’ordine di diversi mesi ma possono anche essere molto sfuggenti.
In questa immagine, effettuata dall’ Osservatorio ZeroSpreco di AISA Impianti, utilizzando il telescopio solare Daystar127 con filtro H-alfa e camere di ripresa ASI possiamo osservare una protuberanza alta ben oltre 50.000 km: sono state sovrapposte delle linee per definire l’altezza del fenomeno e lateralmente é stata aggiunta, per comparazione in proporzione, una immagine della Terra.
Image Credit: Osservatorio Zero Spreco – AISA Impianti
Cogliamo l’occasione per ricordarvi che osservare il Sole è un’attività affascinante ma deve essere svolta con estrema attenzione per evitare danni permanenti alla vista: telescopi con filtri H-alfa come quello dell’Osservatorio ZeroSpreco sono progettati scientificamente per l’osservazione solare e permettono di vedere dettagli come le protuberanze e le macchie solari in sicurezza.
Vi invitiamo pertanto a seguire le aperture presso l’Osservatorio per poter osservare il Sole in tutta tranquillità, con noi!
https://osservatorio.zerospreco.com/
Immagine di copertina:
Scatto al Sole, con macchie e protuberanze – Image Credit: Rossano del Vigna
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