Gruppo Astrofili Arezzo | UNA NURSERY STELLARE NELLA ZAMPA DEL GATTO
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UNA NURSERY STELLARE NELLA ZAMPA DEL GATTO

In un precedente articolo abbiamo visto come nell’Universo che ci circonda sono presenti miliardi di stelle con massa, dimensione ed età diverse e, come tutte le cose viventi in natura, anche le stelle nascono, vivono e muoiono. Una stella, anche tra le più massicce e con una vita relativamente breve, ha comunque tempi eternamente lunghi rispetto ai nostri, così gli astronomi hanno cercato di dare un ordine alle varie tappe evolutive di una stella usando tutte le osservazioni fatte su quelle da noi raggiungibili, Sole compreso, per costruire dei modelli che potessero essere seguiti. Il luogo di nascita delle stelle è sempre una grande Nube Molecolare e questo è il motivo per cui queste nubi di materiale sono spesso chiamate nurseries stellari: un esempio che conosciamo molto bene è la nebulosa M42 nella cintura di Orione.

M42 – Lorenzo Sestini

In questi anni di attività il Telescopio spaziale James Webb ha concentrato la sua attenzione proprio su una di queste nubi. Così, per il terzo anniversario di attività sono state rilasciate delle nuove meravigliose e interessanti immagini del nostro universo. Vediamo che cosa è successo. Il JWST con la sua NIRCam (Near-Infrared Camera) è andato a frugare tra gli strati polverosi di una parte della Nebulosa Zampa del Gatto (Cat’s Paw) rivelando un’interessante regione di formazione stellare e giovani stelle che con la loro attività stanno modellando i gas e le polveri che le circondano. La Nebulosa Zampa del Gatto è distante da noi circa 4000 Anni Luce ed è osservabile nella costellazione dello Scorpione e ha rappresentato un buon terreno di studio.

La “posizione” della Nebulosa nella Costellazione dello Scorpione – Image Credits: NASA, ESA, CSA, STScI

Come dicevamo all’inizio, la trasformazione di una grande Nube Molecolare in stelle di varie grandezze, prevede lunghi e complessi passaggi che ancora gli astronomi devono comprendere del tutto e, ad oggi, la Nebulosa Zampa di Gatto offre agli scienziati l’opportunità di sapere qualche cosa in più di questo processo turbolento. Naturalmente, i dati utilizzati sono tutti quelli raccolti fino ad adesso di quella zona in luce visibile e infrarossa da Spitzer, da Hubble e poi da Webb.

Cat’s Paw Nebula con gli occhi di Webb – Image Credits: NASA, ESA, CSA, STScI

Nell’immagine proposta dalla Nasa si vedono quattro aree approssimativamente circolari. Ogni area è caratterizzata da un bel bagliore blu luminoso e da dei filamenti di polvere marrone-arancio di densità differenti, che si estendono verso i bordi. La luce bluastra è prodotta dalle giovani stelle massicce che stanno modellando i gas e le polveri che le circondano. La loro presenza vivace fermerà nel futuro il processo di formazione stellare in quella parte di cielo.

Cat’s Paw Nebula stella parte sinistra – Image Credits: NASA, ESA, CSA, STScI

Una di loro appare nitida nella zona circolare a sinistra, probabilmente perché è già riuscita ad allontanare con il proprio vento i residui di gas e polveri, mentre le altre rimangono nascoste dai filamenti che ancora resistono.

A sinistra e a destra dell’area circolare blu in alto al centro, ci sono delle nubi che appaiono più scure e apparentemente senza stelle. Sono zone più dense e probabilmente saranno le prossime a dare il via al processo di formazione stellare.

Cat’s Paw Nebula parte centrale – Image Credits: NASA, ESA, CSA, STScI

Se ci spostiamo al centro dell’immagine si possono vedere come dei piccoli bagliori rosso fuoco sparsi tra la polvere marrone. Queste sorgenti indicano regioni in cui è in corso una massiccia formazione stellare, sebbene sia ancora poco visibile.

Cat’s Paw Nebula particolare alto a destra – Image Credits: NASA, ESA, CSA, STScI

Un altro particolare molto interessante di questa immagine è la zona ovale rosso-arancio in alto a destra. Il basso numero di stelle sullo sfondo implica che si tratti di un’area densa che sta iniziando il suo processo di formazione stellare. Ci sono un paio di stelle velate, ma visibili, che con la loro luminosità fanno brillare la materia al centro. In basso a sinistra si nota come un’onda d’urto, come se ci fosse un’espulsione energetica di gas e polvere proveniente da una sorgente luminosa.

Webb ci sta regalando ogni volta delle bellissime immagini e tantissimi dati in più da studiare, ma proponendo anche tante nuove domande da affrontare.

Nel nostro piccolo possiamo goderci la ben “più vicina” M42 nella cintura di Orione che, come abbiamo detto all’inizio, è anch’essa una nursery stellare di tutto rispetto.

Buone osservazioni!!

Cristina Graverini
criedan@inwind.it
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