Gruppo Astrofili Arezzo | Lo sciame meteorico di inizio anno: le Quadrantidi
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Lo sciame meteorico di inizio anno: le Quadrantidi

… e si apre un nuovo anno all’insegna degli eventi astronomici!

Il buon Hawking ci ricordava di “.. guardare le stelle, non i piedi“: lo possiamo fare tutti i giorni con l’ottima guida del Cielo del Mese a cura del nostro Fabio Chiodini e che potrete trovare a questo link: abbiamo l’imbarazzo della scelta 😉

Ormai abbiamo imparato: gli sciami meteorici ci deliziano in tutti i periodi dell’anno, pieno inverno compreso.

Stavolta é il turno delle cosiddette Quadrantidi: questo sciame meteorico é attivo tra gli ultimi giorni di dicembre e la prima decina di gennaio con un picco di attività generalmente nella notte tra il 3 e il 4 di gennaio.

Il radiante, ossia il punto apparente di origine delle meteore, risulta essere la vecchia costellazione di Quadrans Muralis: si tratta di costellazione obsoleta introdotta nel 1795 dall’astronomo francese Jérôme Lalande e prende il nome da uno strumento astronomico, il quadrante murale, che veniva utilizzato per misurare l’angolo tra un astro e l’orizzonte. Purtroppo nel 1922, la Quadrans Muralis fu omessa dalla lista ufficiale delle costellazioni e le stelle che un tempo ne facevano parte furono assegnate ad altre costellazioni vicine, come Boote e Draco.

Questo sciame meteorico, associato all’asteroide 2003 EH1 che risulta essere un possibile frammento del cometa C/1490 Y1, è noto per essere uno dei più intensi con la possibilità di produrre fino a 100 meteore all’ora durante il picco di attività.

Per osservare al meglio le Quadrantidi, è consigliabile guardare verso la costellazione del Boote, in particolare in direzione nord-est. La stella principale di Boote, Arturo, sarà utile come punto di riferimento.

Image Credit: Stellarium

 

Tuttavia, è bene ricordare che le meteore possono apparire in diverse parti del cielo, quindi non è strettamente necessario concentrarsi solo sulla costellazione del Boote.

Durata del picco molto breve e basse temperature invernali possono essere una bella sfida per l’osservazione delle Quadrantidi.

Tuttavia, in condizioni di cielo buio e meteo favorevole, vale sempre la pena osservare questo spettacolo celeste.

E, come sempre.. buona “meteor shower” (e buon 2024!) 😉

 

Roberta

Mika
miketta@gmail.com
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